Ristorante Pizzeria La Bosca - Santarcangelo

A la Bosca di Santarcangelo per sentirsi come in famiglia

Al Ristorante Pizzeria La Bosca si respira un’aria familiare e intima che forse le deriva dal soprannome – ben noto ai santarcangiolesi – del giardino pensile in cui i giovani amanti una volta erano soliti nascondersi nelle notti d’estate.

Situato nella Piazza del Lavatoio, tra le antiche fonti e i moderni murales di Eron, artista di fama internazionale, La Bosca è un locale capiente che offre 150 coperti all’esterno e circa 100 all’interno, disposti su tre sale. Chef Albano, un tempo assai noto nel panorama enogastronomico sammarinese, gestisce con passione ormai da una ventina d’anni questo ristorante-pizzeria specializzato in vari tipi di pizze e in una cucina tosco-romagnola.

“Qui abbiamo due pizzaioli professionisti” ci racconta, “che lavorano con vari tipi di impasti: lunga lievitazione, farro, canapa, kamut, multicereale e ovviamente l’impasto bianco classico… si tratta in ogni caso di impasti a idratazione che va dal 75 all’80% – ergo, molto leggera…”

La clientela della Bosca negli ultimi tempi sembra avere apprezzato molto l’introduzione della pinsa romana. “È stata una scommessa. La pinsa ha un impasto particolare, diverso dagli altri, e a noi piace proporla in chiave gourmet, con ingredienti e abbinamenti un po’ più ricercati. Ne abbiamo sei tipi diversi.”

A proposito di ingredienti gourmet, un altro punto imprescindibile nel menù tosco-romagnolo della Bosca è il tartufo. “Tratto i funghi, i funghi porcini e i tartufi da più di 30 anni, quindi posso dire di conoscerli bene. Qui non si usano assolutamente oli tartufati e altre trovate chimiche. Usiamo prodotti stagionali, che a seconda del periodo e della tipologia trattiamo in maniera specifica, ma sempre nello sforzo di preservarne la purezza, le qualità organolettiche.”

La Bosca è quindi attenta soprattutto alla cucina romagnola dell’Appennino, con felici contaminazioni dell’altro versante, quello toscano. Da segnalare anche l’ottima grigliata eseguita su tipica griglia romagnola, cottura su brace di forno a legna. “Ci piace proporre tagli di carne come la tagliata, la costata, in abbinamento con contorni di stagione. Non mancano condimenti più ricchi, come la salsa al pepe verde. Il carpaccio e la frittata al tartufo nero sono due piatti molto apprezzati nel nostro menù degustazione.”

Particolare anche la scelta, per un ristorante come La Bosca, di spaziare attraverso i prodotti del territorio con menù degustazione molto abbondanti, che incontrano i gusti di una parte consistente della clientela abituale. “Abbiamo anche menù che comprendono tre antipasti, tre primi e due secondi. E il dolce, che ovviamente è sacro.”

A proposito del dolce, Chef Albano confessa di nutrire una passione speciale per la pasticceria, sia come consumatore che come cuoco. “Vado molto fiero dei nostri 14 dolci, tutti fatti in casa. Tutti fatti da me. Non compro nulla, ma proprio nulla. A parte le materie prime, s’intende!”

Chiude l’offerta una cantina limitata a 20 etichette ma ben selezionate, molte delle quali prodotte da un’azienda agricola locale, la Cantina Muratori: Rosso Sangiovese e Bianco Chardonnay. Da segnalare fra le birre la bionda Amstel (belga) e l’italiana Messina (bianca, con cristalli di sale).

Carta, fuori menù e menù degustazione compongono insomma alla Bosca un’offerta genuina e variegata che spesso contribuisce a riempire la graziosa piazzetta del Lavatoio, un’offerta ispirata a una cucina d’impianto classico leggermente rivisitata. “Quando siamo così pieni, in questo bell’angolo di Romagna, ci sentiamo quasi in famiglia…”